RITORNO ALLE ORIGINI

Agricoltura Biologica e Biodinamica.

L’ultima volta ho riassunto tutto ciò che ho fatto per la realizzazione del mio progetto. Ovviamente mentre proseguo la mia lotta alle bottiglie di plastica mi vengono in mente altri argomenti interessanti di cui vorrei trattare. Uno di questi è l’agricoltura biologica e biodinamica.

La prima volta che sono entrato in contatto con questi termini risale al 2014 per merito di un’azienda che produce integratori alimentari con questi sistemi di coltivazione. Rimasi particolarmente colpito dalle tecniche descritte, tant’è che recentemente sono andato a riprendere in mano quelle informazioni per approfondire l’argomento.

La prima cosa da tenere in mente è la definizione di “agricoltura”, ossia quel settore alimentare in cui si usufruisce dei doni della terra ed è di grande importanza poiché da esso si traggono i nostri principali alimenti. Se ci pensate la maggioranza delle diete del mondo prevede l’utilizzo dei cereali (mais, frumento, riso, orzo, avena ecc…): il pane è praticamente l’alimento universale e senza i cereali l’uomo sarebbe ancora all’età della pietra e non avrebbe potuto costruire società e città come oggi noi le conosciamo.

L’agricoltura, ovviamente, nel tempo si è sviluppata e modernizzata al punto tale da creare processi intensivi: cioè sfruttare tutto il potenziale delle proprietà nutritive della terra impattando però, inevitabilmente sull’ambiente. Infatti, se questi processi all’inizio potevano dare sostentamento a molte più persone e soddisfare la domanda di mercato, oggi invece ci si accorge di come il terreno, utilizzandolo in questo modo, non solo si impoverisca e quindi renda meno, ma anche la coltivazione che ne si ottiene diventa più vulnerabile alle condizioni esterne.

E così, ormai da tempo, e in particolare dall’EXPO 2015 intitolato “Nutrire il Pianeta”, si è rimesso al centro dell’interesse l’agricoltura biologica e biodinamica, che sebbene siano collegate all’agricoltura, costituiscono due metodi distinti. Eccoli qui una speigazione.

Per Biologica si intende quella agricoltura che utilizza un prodotto naturale finalizzato o all’eliminazione dei parassiti naturali o all’incremento della fertilità o per entrambi gli scopi. In concreto, anziché utilizzare pesticidi o prodotti di sintesi chimica si disperde sul terreno fertilizzanti di origine naturale che possano proteggere le piante da aggressioni parassitarie. L’evoluzione del settore biologico è stata quella di comprendere le dinamiche tra piante, animali e parassiti e quindi, al posto di utilizzare un prodotto naturale che potesse eliminare i parassiti, si è passati all’inserimento di antagonisti naturali. Oltre alla tecnica della sarchiatura che consiste nel proteggere la base e le radici delle piante con cumoli di terra ben equidistanti tra loro, si è deciso di inserire alcuni animali che potessero eliminare da sé i potenziali danni: le coccinelle e i crisopidi sono insetti capaci di fagocitare efficacemente gli afidi che sono parassiti delle piante; oppure l’introduzione di uccelli predatori è un ottimo deterrente per uccelli più piccoli e per i roditori; oppure inserire i lombrichi assicura una qualità migliore del terreno poiché attraverso la loro digestione di terra rilasciano notevoli sostanze nutritizie.    

Per Biodinamica si intende quella agricoltura che tiene in considerazione i normali ritmi naturali di tutte le specie coinvolte nella coltivazione e che è volta a mantenere e preservare l’ecosistema senza compromessi ambientali. Si potrebbe parlarne per ore di questo argomento ma qui elenco semplicemente gli aspetti principali che si tengono in considerazione: la stagionalità dei raccolti e dei cicli parassitari, il meteo e quindi la quantità di acqua da utilizzare senza sprechi, la transumanza e il pascolo del bestiame, la ciclicità e l’alternanza delle colture volte a non impoverire il terreno (il trifoglio e la veccia se mescolate nel terreno sono rigeneranti dei nutrienti del suolo). Tutti questi aspetti permettono di stabilire un equilibrio tra produttività del raccolto e impatto ambientale mantenendo così inalterato l’ecosistema.

Da ciò si può comprendere come l’agricoltura biologica e biodinamica rientrino nella Green Economy perché non solo costituiscono un business che vede soddisfare le esigenze dei consumatori odierni più attenti all’eco-sostenibilità, ma anche perché sono diventate indispensabili per poter mantenere uno sviluppo economico sostenibile per i futuri 10 miliardi di persone che avremo entro il 2050. Quindi – con questa prospettiva futura – ben venga che i singoli agricoltori o altre aziende utilizzino questi metodi; ben venga che si compri a Km0 dall’ortofrutta del paese, e ben venga che si possa avere un piccolo orto in casa. Con questo “ritorno alle origini “ si può pensare di preservare maggiormente la nostra amata Terra e prevenire i disastri climatici.

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