GHIACCIO

UNA FORMA DELL’ACQUA

https://youtu.be/Skv8ak3fcKY

L’ultima volta ho spiegato in maniera generica il mondo dell’agricoltura biologica e della biodinamica e per quale motivo sono importanti non solo per la Green Economy, ma anche per la riduzione dell’impatto ambientale. Altro elemento fondamentale da considerare per la salvaguardia dell’ambiente è il GHIACCIO.

In questo articolo spiegherò cos’è, come si genera, quali sono le sue caratteristiche e infine qualche curiosità su di esso.

Che cos’è e come si genera? Il ghiaccio è acqua allo stato solido ed esso si forma quando la temperatura dell’acqua è sotto lo zero termico ad una pressione di 1 atmosfera. La sua origine può essere o naturale, e quindi si genera dal ciclo idrologico dell’acqua (https://www.dalmarbozzo.com/2020/09/19/il-ciclo-idrologico/), oppure umana, cioè attraverso i frigoriferi, di cui ho già spiegato il funzionamento in questo articolo https://www.dalmarbozzo.com/2020/09/12/acqua-fredda-o-gassata/. Quindi conosciamo il ghiaccio in questo modo: o con i fenomeni atmosferici (grandine, neve, e ghiaccio sulle superfici) oppure quando apriamo il nostro freezer ed esso è definito ghiaccio Ih.

Quali sono le sue caratteristiche? La particolarità del ghiaccio sta nella sua struttura chimica. Se vi ricordate, in un mio precedente articolo (https://www.dalmarbozzo.com/2020/06/13/4-cose-che-assolutamente-non-puoi-non-sapere-sullacqua), vi ho spiegato che la molecola di acqua (H2O) è a forma di V per i legami idrogeno e per il legame covalente. Le molecole disposte a tetraedro in prossimità dello zero tendono ad irrigidirsi creando strutture esagonali e quindi rimane meno spazio per altri possibili legami; ne consegue, quindi, un’acqua poco densa. Allo zero termico l’acqua si ghiaccia aumentando il volume in maniera “esponenziale”.  Pertanto, la disposizione delle molecole è tale per cui i legami  tra atomi sono minimi e seguono uno schema esagonale a cristallo. Questa particolarità rende il ghiaccio meno denso dell’acqua e spiega perché esso galleggia.

Curiosità. Se il ghiaccio che conosciamo ha una nominazione specifica come I, vuol dire che esistono altri tipi di ghiaccio. Alock Jha nel “ Il libro dell’Acqua” spiega ed elenca i vari tipi di ghiaccio che conosciamo. In particolare si possono ottenere in laboratorio altri tipi di ghiaccio aumentando la pressione in modo crescente; si è giunti infatti ad ottenere il c.d. ghiaccio XVI. Sostanzialmente si sfrutta la pressione atmosferica per diminuire lo spazio tra le molecole in maniera tale che si possano creare strutture chimiche differenti e aumentare infine la densità fino all’80% in più rispetto al ghiaccio normale. Alcuni di questi tipi di ghiaccio hanno suscitato molto interesse nel mondo scientifico, come ad esempio il ghiaccio cubico: è un ghiaccio XV lasciato sciogliere dove la struttura esagonale è disposta una sopra l’altra. Dal punto di vista energetico è eccezionale: tanta materia in poco spazio e magari un giorno potrebbe venire utilizzato come fonte energetica rinnovabile!

Incredibile vero? Ma c’è un’altra curiosità di cui vorrei parlare a dimostrazione di quanto l’acqua sia incredibile: l’effetto Mpemba. Nel 1963 un ragazzino tanzanese di nome Erasto Mpemba, in un esperimento scolastico finalizzato a creare il gelato, fece una scoperta incredibile! Inserì la sua miscela di latte, acqua e zucchero ancora bollente anziché farla raffreddare come da manuale, e scoprì successivamente che il suo gelato era pronto prima degli altri! Questo effetto si chiama Mpemba! Avviene quando l’acqua bollente ghiaccia prima di un acqua a temperatura ambiente. A questo effetto, incredibilmente, non si è ancora giunti ad una spiegazione scientifica completa!

Se ci sono altre curiosità o informazioni che non ho detto, vi esorto a scrivermi e provvederò ad aggiungerle! Sicuramente in un altro articolo spiegherò tutto ciò che riguarda la criosfera. Nel frattempo mettete like, iscrivetevi al mio canale di YouTube, condividete, commentate e seguitemi su Instagram e Facebook!

IL MIO PROGETTO

https://youtu.be/tJl2DlHisXw

Troppo avanti per essere vero!

Oggi farò un piccolo riassunto di ciò che ho realizzato nei mesi precedenti nel proseguimento del mio progetto per eliminare la plastica. Non darò spiegazioni specifiche di che cosa voglio fare per tutelare la mia idea e vi chiedo di accettare le informazioni generiche che vi darò.

Sono partito a maggio non sapendo praticamente nulla di come Instagram funzionasse: hashtag , stories, pubblicazioni, applicazioni grafiche o programmi di editing. All’inizio mi sono fatto aiutare parecchio su queste abilità da un paio di persone: ringrazio infatti Giovanni Buoso, Marco Seghetto e Michele Cavatton per il supporto e aiuto che mi hanno dato e che puntualmente sono disponibili a darmi una mano nel caso ne avessi bisogno! Andando avanti ho imparato a fare da solo e ormai sono autonomo da mesi per quanto riguarda la gestione del mio blog e tutto quello che ne consegue! Vi dirò che è una sfida a volte molto impegnativa che richiede tempo, costanza ed energie.

Nonostante tutto io sia ad un livello amatoriale in un mondo di professionisti grafici , ho ricevuto, con piacere, delle richieste e proposte di collaborazione da 4 persone. Tre di queste persone erano interessati a sapere di più del mio progetto e  con 2 ho scambiato volentieri informazioni utili per direzionarmi meglio in un mondo ( quello dell’acqua) che in Italia è appena all’inizio. Alla fine ho trovato quello che cercavo: ci sono un paio di aziende in Italia che hanno a che fare con progetti inerenti l’acqua plastic-free. Hanno creato qualcosa di simile a ciò che più di un anno fa ho pensato ma non esattamente come la vorrei io.

Mentre facevo le varie pubblicazioni, ho portato avanti una ricerca più approfondita sul mercato dell’acqua del vending, e sui soft drink per comprendere le dinamiche interne e quando sarà possibile arrivare a quello che ho in mente. Attualmente, a causa  del Covid-19, tante cose sono ferme e fanno fatica a decollare, e quindi la mia idea è anacronistica per quello che stiamo vivendo e molto semplicemente devo aspettare condizioni migliori dell’economia affinché la mia idea, non solo possa prendere piede, ma anche diventi una necessità di mercato. Sono comunque ben contento di accettare altre proposte di collaborazione o di valutare altre richieste.

Ovviamente non ho intenzione di rimanere con le mani in mano e aspettare la fine della pandemia e la ripresa dell’economia; quindi ho deciso di affrontare il problema della plastica con tutti i mezzi che conosco e che ho in mano. Quindi il mio obiettivo sarà di aiutare persone, famiglie, aziende, scuole e comuni a liberarsi delle bottiglie di plastica. Sarò per voi il vostro consulente per l’acqua plastic-free.

Questo significa che le mie pubblicazioni saranno meno frequenti, ma condividerò con voi le mie vittorie senza plastica, e occasionalmente qualche articolo per darvi ulteriori informazioni.

Sperando che la cosa sia gradita potete contare sul mio aiuto, e fin da subito voglio offrire una consulenza gratuita a tutti coloro che desiderano eliminare le bottiglie di plastica dalla loro vita. Quindi non esitate a contattarmi! Insieme possiamo trovare una soluzione idonea alle vostre necessità; insieme possiamo affrontare questa guerra alla plastica e vincere! Sono qui per questo!

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